Durante un incontro emozionante al Quirinale con i volontari del FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano), il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un messaggio forte e chiaro alle nuove generazioni: la storia non è un fardello del passato, ma un serbatoio di energia per immaginare un futuro migliore.
"La cultura – ha detto Mattarella – ha una forza immane. È la strada della conoscenza, del dialogo e del rispetto reciproco." Non solo: secondo il Presidente, la cultura è la base per costruire identità comuni e vivere insieme in una società più giusta e pacifica. Un invito, dunque, a non dare per scontato quel patrimonio di valori e di storie che l'Italia custodisce in ogni angolo, dai piccoli borghi ai grandi monumenti.
Parlando ai ragazzi e ai volontari del FAI, Mattarella ha sottolineato un concetto fondamentale: oggi, più che mai, il destino dell'uomo è intrecciato a quello dell'ambiente. "Non si tratta di imbalsamare luoghi – ha spiegato – ma di renderli vivi, di restituirli alla comunità, soprattutto in quelle aree interne che rischiano di svuotarsi e perdere la propria anima."
L'Italia, ha ricordato il Capo dello Stato, è un mosaico di tante storie e identità. Ed è proprio in questo intreccio di culture, in questo "spirito dei luoghi", che i giovani possono trovare radici solide per guardare lontano. Un'idea che richiama le parole di Benedetto Croce – il filosofo che cento anni fa promosse la prima legge italiana sul paesaggio – e il coraggio di sua figlia Elena Croce, pioniera del FAI.
In cinquant'anni di attività, il FAI ha recuperato e rianimato un pezzo enorme del nostro patrimonio artistico e naturale: da Cala Junco a Panarea al Monastero di Torba, migliaia di luoghi sono tornati a vivere grazie alla passione dei volontari.
Il messaggio di Mattarella suona come una chiamata all'azione: "Abitate civicamente il territorio. Difendete la memoria sociale dei luoghi, perché è lì che si costruisce il futuro."
E tu, sei pronto a far parte di questo viaggio?
28/04/2025
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