Da tre anni si celebra, ogni 7 febbraio, la Giornata Nazionale contro bullismo e cyberbullismo. L’immagine che rappresenta questa giornata raffigura un nodo blu. Il nodo blu contro il bullismo simboleggia tutte le scuole d’Italia schierate contro questi fenomeni ai danni di ragazzi magari deboli, insicuri o presi in giro ingiustamente. Inoltre il nodo, nei modi di dire e nei proverbi popolari, si fa quando non si vuole dimenticare qualcosa e, in questo caso, sono proprio il bullismo e il cyberbullismo e le loro conseguenze sulla vita delle vittime a non dover essere dimenticati in alcun momento.
Quando si parla di bullismo, uno degli aspetti più importanti da considerare dovrebbe essere quello della prevenzione del fenomeno. Ovvero, la possibilità di intervenire su un gruppo prima che le dinamiche proprie del bullismo si manifestino. È importante rivolgersi a tutto l’insieme del target prima che si stabilizzino dei fattori di rischio, ed educare alla prosocialità attraverso il rispetto dell’altro e la condivisione.
Bullismo e Cyberbullismo sono fenomeni dalle conseguenze dolorose che spesso lasciano tracce profonde in chi ne è vittima a scuola e fuori dalla scuola. Contro questi eventi già dal 2018 si celebra la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, un’iniziativa che si colloca nel Piano Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo voluta dal Miur. Bullismo e il Cyberbullismo sono tematiche fortemente legate tra di loro: se infatti, fino a qualche tempo fa, i bulli agivano solo “fisicamente” ora il bullismo viaggia anche sul web. Noi insegnanti possiamo avere un ruolo molto importante nel contrastare questo terribile fenomeno attraverso tre momenti:
Capire che alla base di comportamenti aggressivi ci sono spesso emozioni e stati d’animo negati, capire significa lavorare, attraverso metodologie come il circle time, sulla capacità di ascolto, sul riconoscimento delle emozioni positive e negative, sulla capacità di esplicitarle a parole, sul coraggio di condividerle senza paura.
Intervenire cercando di essere attenti osservatori delle dinamiche e delle relazioni nella classe, per essere pronti a cogliere i segnali di disagio affrontando il problema in modo rapido ed efficace. Infine prevenire guidando i ragazzi a star meglio con sé stessi per poter gestire con serenità le proprie emozioni, lavorando sul rispetto reciproco e sull’accettazione delle differenze.
04/02/2021
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