Lo scorso 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, cinque ragazze iraniane si sono filmate mentre ballavano senza velo sulle note della canzone “Calm Down”. Il video in poche ore è diventato virale e le autorità del paese si sono messe alla loro ricerca. Dapprima le hanno identificate attraverso telecamere di sicurezza e le hanno convocate per un avvertimento, ma dopo, non ancora soddisfatti, la polizia iraniana ha deciso di rinchiudere le cinque ragazze in cella per due giorni. Infine, non ancora contenti, hanno costretto le ragazze a registrare un altro video, questa volta coperte dal velo, dove avrebbero dovuto recitare il pentimento dichiarando “Siamo colpevoli di aver ballato”. Questo si tratta dell’ennesimo episodio di sfida contro il regime iraniano, da parte di donne coraggiose che vorrebbero, come tutte le loro simili che vivono in paesi liberi la possibilità di esprimersi a loro piacimento e senza imposizioni. Il mondo del web continua imperterrito a manifestare il suo dissenso nei confronti della repressione ad opera del Regime in Iran, e dopo l’importante sostegno che è riuscito ad offrire alla causa di Masha Amini non sembra volersi arrestare neanche di fronte ad altre vicissitudini simili. In questo caso il ballo “Calm down” si è trasformato in una challenge virale per mostrare la solidarietà verso le ragazze iraniane.
16/03/2023
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