Il 18 luglio Luca Serianni stava attraversando le strisce pedonali ad Ostia, zona di periferia dove viveva, quando un cinquantaduenne lo ha investito con l’automobile.
Fin da subito le condizioni del docente sono state critiche tanto da finire in coma irreversibile. Il 21 luglio Luca Serianni si è spento all’ospedale San Camillo Forlanini e la sua scomparsa a soli 74 anni ha lasciato un vuoto incolmabile nell’ambito dell’istruzione italiana.
Luca Serianni, docente di Storia della Lingua Italiana per quaranta anni presso La Sapienza di Roma è stato un linguista di fama mondiale, un accademico della Crusca e uno dei membri dell’accademia dei Lincei. Vicepresidente della società “Dante Alighieri”, curatore dal 2004 del dizionario Devoto-Oli, autore di diversi manuali di grammatica e Storia della lingua italiana e direttore di riviste quali “Studi linguistici italiani” e “Studi di lessicografia italiana”, Luca Serianni era tutto questo e ancora molto altro.
Il docente emerito dell’Università di Roma aveva tenuto la sua ultima lezione il 14 giugno del 2017 alla presenza del Rettore, di diversi colleghi e di tutti i suoi studenti. La lezione si intitolò “Insegnare l’italiano nelle università e nelle scuole”, perché dopo anni in cui si era dedicato alla didattica di questa disciplina decise di concludere la sua carriera di docenza universitaria approfondendo questo tema.
Tra le frasi che pronunciò durante quella lezione è doveroso ricordare:” Chi ha scelto di fare l’insegnante non può prendersi il lusso di essere pessimista”, ricordando così fino alla fine chi più di tutti fosse davvero importante per lui, i suoi studenti. Il nostro paese perde uno dei più grandi studiosi della lingua italiana e un docente competente, appassionato e amorevole.
22/07/2022
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