È trascorso quasi un anno e mezzo dalla scomparsa della giovane pakistana Saman Abbas, avvenuta da Novellara, comune in provincia di Reggio-Emilia, il 30 aprile del 2021, ma del corpo non è mai stata trovata nessuna traccia.
Nei mesi successivi, sono finiti in carcere uno zio e due cugini, mentre i genitori sono partiti per il Pakistan, risultando tutt’oggi irreperibili: tutti sono accusati di presunto omicidio di Saman.
Nonostante quanto trapelato nelle scorse ore non abbia trovato conferme dalle indagini, si è diffusa la notizia che il cugino Ikram Ijaz, in due diverse occasioni, avrebbe confidato ad un compagno di cella i dettagli agghiaccianti del feroce atto.
L’uomo avrebbe rivelato che la 18enne sarebbe stata strangolata con una corda dallo zio Danish Hasnain, poi fatta a pezzi assieme ad un uomo con un passamontagna, il quale avrebbe poi gettato il corpo nel fiume Po.
Contemporaneamente si è diffusa la notizia di una presunta confessione del padre, Shabbar Abbas, il quale, nei giorni successivi alla scomparsa della figlia, avrebbe ammesso l’assassinio telefonicamente ad un parente. Ma la conversazione sarebbe avvenuta in dialetto pakistano e quanto tradotto è fortemente a rischio di “interpretazioni sbagliate”.
25/09/2022
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