I sindaci Italiani non ci stanno e chiedono un incontro al Governo italiano per discutere dei figli delle coppie nati in relazioni non convenzionali
In particolare i primi cittadini di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze e Bari, in una nota congiunta "Chiediamo un incontro urgente con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi".
Intanto si attende l’arrivo a Bruxelles di Beppe Sala dove rappresenterà le posizioni di chi lavorando n prima linea in stretto rapporto con le comunità afferma che esistono domande di tutela alle quali non si riesce a dare adeguata risposta. La vita famigliare delle persone LGBT+ risulta, nell'assetto normativo attuale, non ancora compiutamente riconosciuta, generando disparità di trattamento nel quadro dell'Ue. Per questo - proseguono - consideriamo fondamentale contrastare ogni discriminazione e garantire pienamente i diritti dei figli delle coppie omogenitoriali, e sentiamo forte la necessità di azioni comuni che vogliamo condividere con i sindaci di ogni orientamento politico". "I principi costituzionali di uguaglianza e di tutela della dignità della persona - concludono i sindaci - devono guidare il legislatore verso alcuni passi non più rinviabili quali: il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali; il matrimonio egualitario con il conseguente accesso alle adozioni così come previsto per le coppie eterosessuali. Siamo pronti a discutere di questo con il parlamento e con il governo".
I Sindaci, in attesa che il Parlamento faccia una legge sul delicato tema, sono pronti ad effettuare presso i comuni la trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all'estero con due mamme, non riconducibili a una gestazione per altri, chiaramente esclusa dalla legge
28/03/2023
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