Il leggendario gruppo dei Nirvana, nel 1991 pubblicò l’album ‘Nevermind',considerato uno degli album rock più importanti della musica. La band, fondata dall’indimenticabile Kurt Cobain, mise sulla copertina ‘un neonato che nuota in una piscina, con le parti intime in vista, che sembra voler afferrare una banconota da un dollaro’.
Il protagonista della foto è il trentunenne Spencer Elden che, da oltre dieci anni, ha intentato una causa contro il gruppo di Seattle e la vedova Cobain, Courtney Love, accusandoli di pedopornografia e di aver subito innumerevoli danni materiali e psichici per colpa dello scatto.
In realtà l’uomo, per anni aveva mostrato gratitudine per essere diventato famoso grazie alla mitica copertina, tanto da tatuarsi sul petto la parola ‘Nevermind’. Poi all’improvviso cambiò idea e, lo scorso anno, per la terza volta si è rivolto ai giudici per ottenere un risarcimento.
Nelle scorse ore è arrivata la sentenza che archivia definitivamente tutte le accuse. Il giudice distrettuale di Los Angeles Fernando Olguin ha dichiarato: “Sono passati oltre dieci anni da quando Elden è entrato a conoscenza del fatto”, l’aver aspettato troppo tempo, per accusare i Nirvana di sfruttamento sessuale, impedisce l’ottenimento di un risarcimento.
04/09/2022
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