Nella giornata di oggi gli studenti sono scesi in piazza un po' in tutta Italia chiedendo una didattica “innovativa, partecipata, antifascista, antirazzista, transfemminista ed ecologista”
Le proteste si sono attivate anche dopo il piano per la scuola annunciato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che penserebbe ad una riforma degli istituti tecnici e professionali
Il corteo di Roma aperto dallo striscione rosso della Rete Studenti medi con la scritta 'Quale merito' ha visto 1500 partecipanti che si sono incamminati nonostante la pioggia dal Circo Massimo fino al Miur
Un centinaio di ragazzi anche a Torino che hanno protestato contro la "scuola del merito" che "esclude e si basa eccessivamente sulla competizione" lanciando accuse anche al neo Governo con scritte che recitavano 'No governo Meloni No scuola azienda" e durante la manifestazione i giovani hanno dato alle fiamme un modello di cartone con il logo di Confindustria
Anche a Bologna il corteo studentesco appartenenti a collettivi di licei e università, insieme ad altre realtà ambientaliste, femministe e transfemministe, è sceso in piazza con lo slogan "No alla scuola dei padroni"
Circa mille partecipanti invece al corteo 'No Meloni day' a Milano con in testa lo striscione 'Generazione meticcia e queer in lotta per il futuro'
Manifestazioni studentesche anche a Bari, Napoli e Cagliari dove in particolare, dopo il crollo di Sa Duchessa, nel polo umanistico dell'Università della città a metà ottobre, gli studenti chiedono più sicurezza nell'edilizia scolastica e negli atenei
18/11/2022
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