Il 25 gennaio è stato celebrato il triste anniversario della tragica scomparsa del ricercatore Giulio Regeni, avvenuta nel 2016 in Egitto, il cui corpo venne ritrovato senza vita il 3 febbraio. Le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma portarono a individuare i responsabili dell’uccisione del ragazzo all’interno dell’intelligence egiziana.
Da sette anni, nel giorno della drammatica ricorrenza, in Italia e a Fiumello, in provincia di Udine, il paese di origine del ricercatore triestino, vengono organizzate delle fiaccolate. Non solo, davanti all’ingresso del liceo Petrarca frequentato dal ragazzo, nei giorni scorsi è stata ritrovata una sagoma con l’immagine del ragazzo e attribuita ad un artista sconosciuto.
Il “Banksy triestino”, così soprannominato dal quotidiano ‘Il Piccolo’, già in passato omaggiò Regeni con due tele, conservate all’interno dell’Istituto scolastico. Lo scorso anno, nella zona, sono stati ritrovati altri due dipinti, sempre anonimi, dedicati all’inviata delle Iene Nadia Toffa e a due poliziotti, Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, uccisi durante la sparatoria avvenuta all’interno delle Questura di Trieste.
30/01/2023
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