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ADDIO A ILARIO CASTAGNER: UN ALLENATORE GENTILUOMO

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Pochi giorni fa, se n’è andato Ilario Castagner, il quale del calcio ne ha fatto una propria passione, un vero gentiluomo in panchina. Per chi è più grande e segue il calcio, non può non ricordare il mitico Perugia di Castagner, che arrivò secondo in campionato dietro al Milan, non vinse ma entrò nella storia del calcio, quel Perugia non perse nemmeno una partita.

La carriera sportiva di Ilario Castagner, iniziò da giocatore tra le fila della Reggiana negli anni ’60 e dopo aver giocato nelle serie inferiori, intraprese la carriera di allenatore, iniziando dalle giovanili dell’Atalanta, chiamato da Corrado Viciani, allenatore che come Castagner, rivoluzionò il calcio italiano alla guida della Ternana. Per Castagner arrivò subito nel 1974, la chiamata del Perugia del Presidente d’Attoma.

“Il Perugia dei miracoli” ottenne subito la prima e storica promozione in Serie a, i calciatori erano uniti attorno all’allenatore. Castagner col Perugia, visse la gioia ma anche il dramma, nella stagione 1977-1978, durante Perugia- Juventus morì sul campo il calciatore Renato Curi, di cui ora lo stadio del Perugia porta il suo nome.

Superata la tragedia, il Perugia vinse la Coppa Intertoto, ma la stagione successiva fu quella del record di imbattibilità. La squadra ottenne un sorprendente secondo posto arrivando a tre lunghezze dal Milan campione.

Dopo aver rivoluzionato il calcio, nel 1980, voluto da Moggi, approdò alla Lazio in serie b, dove rimase per due anni, per poi passare al Milan sempre in serie b, quegli anni furono gli anni del calcio scommesse che vide coinvolto lo stesso Milan. Castagner riportò subito la squadra in Serie A.

Nel 1984 rimase sempre a Milano ma allenando l’Inter. Nella stagione che vide la vittoria del Verona di Bagnoli, l’Inter dei giocatori dal calibro di Rumenigge, Bergomi e Altobelli, si classificò al terzo posto e in Coppa Uefa, fu eliminato in semifinale.

Esonerato dall’Inter, Castagner tornò al calcio di provincia, aprendo un’altra storia sportiva. Alla guida dell’Ascoli vinse la Coppa Mitropa e ottenne la salvezza in serie a.

Castagner chiuse la carriera da allenatore con le esperienze alla guida del Perugia, dove tutto iniziò. Nel 1993 chiamato dall’eccentrico presidente Luciano Gaucci ottenne una promozione in serie b. Richiamato nuovamente da Gaucci nel 1998, Castagner riottenne un’altra promozione nel massimo campionato, ma l’anno successivo pur contribuendo alla crescita del calciatore giapponese Nakata, fu esonerato.

Con Castagner se n’è va l’idea di un calcio dal sapore passato, un semplice calcio fatto di normalità e stima, quella stima dimostrata dalle persone presenti in chiesa a Perugia per ricordare Castagner, un gentiluomo in panchina.

27/02/2023

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