Sarà che siamo rimasti gli ultimi dei romantici e che la speranza è l'ultima a morire.
Eccoci, quindi pronti, ad accendere nuovamente i fari sul mondo della nazionale con la solita proposta: Claudio Ranieri alla guida tecnica degli azzurri.
Il tecnico del Cagliari ci convince per eleganza e carattere ( cose non da poco) ma anche e soprattutto per modalità di gioco e tatticismo. Suo il miracolo inglese che tutti conosciamo ma quello è non solo quello. Ranieri a nostro avviso, ha età, esperienza e carisma per mettersi al timone di una barca ( la nazionale) che altrimenti rischia di affondare.
Gravina oggi ha un peso enorme, quello di risollevare morale e spirito, ci è riuscito la prima volta con la vittoria dell'europeo targato Mancini ma al momento la salita appare più insidiosa.
Affidarsi a Claudio Ranieri vorrebbe dire scegliere un traghettatore affidabile magari con un contratto a scadenza post europeo eventualmente rinnovabile per altri due anni.
Domanda delicata: nel caso di mancata qualificazione europea ? Semplice ma triste la risposta, se non arrivasse neppure la qualifica europea, vuol dire che il calcio italiano ha iniziato davvero il suo declino.
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