La fine di un ciclo, l'era Sarri almeno di ulteriori ribaltoni e ripensamenti dell'ultimo minuto è finita, sono arrivate poco fa le dimissioni da parte dell’allenatore Maurizio Sarri, la crisi era già nell'aria da qualche settimana in seguito alla sconfitta contro il Bayern Monaco e la conseguente uscita dalla Champions Leaugue, ma la sconfitta di ieri contro l'Udinese che lotta per la salvezza, ha accelerato la parola fine.
Molte cose nelle ultime settimane e mesi non stavano funzionando e stando da fuori lo si percepiva, un annata non facile in primis per gli infortuni di Immobile una stagione non al top, i tanti cambi moduli alla ricerca di un gioco, il sarrismo, andati perduto ma che avvolte tornava come si è visto nella vittoria all’Olimpico contro il Bayern Monaco e le vittorie contro Napoli e Roma in campionato e in Coppa Italia.
Sarri ha cercato di cambiare la rotta puntando sui nuovi acquisti da Guendouzi, Isaksen a Kamada e puntando sui sempre presenti Felipe Anderson, Luis Alberto e Romagnoli, ma senza ottenere risultati convincenti nel lungo periodo e attualmente la classifica vede la Lazio al nono posto a 40 punti, a 7 punti da un posto europeo. Ecco che arriva ed è arrivata la fine di una storia iniziata nell’estate del 2021, sembrano passati anni, Sarri entrò subito nell’ambiente e nel tifo laziale che lo elesse a proprio comandante, un buon quinto posto e accesso all’Europa.
L’anno scorso è storia, secondo posto dietro il sorprendente Napoli ma era un'altra Lazio. L’era Sarri non è affatto da eliminare, la Lazio è ancora in Coppa Italia e a Sarri vanno fatti i complimenti per aver disputato la Champions Leaugue, l’Europa League e le tante vittorie nei derby contro la Roma di Mourinho con il sarrismo che per tre anni ha fatto divertire i tifosi della Lazio e appassionati di calcio.
Ora che forse è finita si fanno i nomi di possibili traghettatore, fino al termine della stagione da Rocchi a Gregucci passando per Klose, quest’ultimo che potrebbe rappresentare al meglio uno spirito perduto e da ritrovare, ma per chi verrà dopo Sarri non sarà un lavoro facile Provedel rimarrà fuori almeno per un mese. Poi si dovrà pensare al futuro che porta secondo alcuni il nome di Palladino, ma oggi è il giorno della fine di un era, l’era Sarri.
12/03/2024
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