Negli anni ‘90 erano le star del cinema e le Miss a dettare legge sulla bellezza. Oggi, invece, il vero arbitro dei canoni estetici è il web. Un’indagine di Skuola.net, realizzata in occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla (15 marzo), rivela un dato allarmante: 3 giovani su 4 si confrontano spesso con i modelli estetici proposti dai social, e il 31% lo fa addirittura ogni giorno.
Il peso degli influencer sulla percezione del corpo
Non si tratta più solo di prendere ispirazione, ma di sentirsi quasi obbligati a rispecchiare certi standard. Per un terzo degli intervistati, gli influencer non sono solo un punto di riferimento, ma un vero e proprio canone estetico da seguire. Questa tendenza porta molti ragazzi a modificare le proprie abitudini alimentari e a cercare di adeguarsi a fisici spesso irraggiungibili, influenzando profondamente il rapporto con il cibo e con il proprio corpo.
Diete rigide e acquisti influenzati dai social
Il 46% dei giovani ammette di aver cambiato il proprio modo di mangiare dopo aver visto corpi scolpiti in rete, e per il 16% questa è una pratica quotidiana. Non solo: il 33% ha provato almeno una volta le diete e gli allenamenti suggeriti dagli influencer, e il 10% li segue regolarmente. L’influenza del web non si ferma qui: quasi la metà degli intervistati (45%) ha acquistato prodotti di bellezza o fitness dopo averli visti promossi online.
Vergogna e isolamento: il lato oscuro dei social
Il confronto continuo con modelli estetici perfetti ha conseguenze dirette sull’autostima dei giovani. Il 40% ha evitato di uscire o di partecipare a eventi perché non si sentiva a proprio agio con il proprio aspetto. Questa percentuale aumenta con l’età, arrivando al 60% tra i giovani adulti (20-24 anni). Anche la presenza online ne risente: il 34% evita di pubblicare foto per paura del giudizio, mentre il 27% non è mai soddisfatto di come appare negli scatti che condivide. Il risultato? Il 34% modifica le immagini con filtri e ritocchi per avvicinarsi a un modello estetico sempre più irrealistico.
Parlarne è la chiave: ma molti si sentono soli
Il problema più grande? L’isolamento. Quasi 1 giovane su 2 pensa che i propri genitori non comprendano le insicurezze legate al corpo, e il 65% di chi ha vissuto momenti difficili non ne ha mai parlato con nessuno. La Giornata del Fiocchetto Lilla serve proprio a questo: sensibilizzare e creare spazi di dialogo, per far sì che nessuno si senta solo di fronte alle pressioni dei social.
Cosa possiamo fare?
È importante imparare a distinguere tra realtà e finzione, tra immagini perfette e vite reali. I social possono essere un potente strumento di ispirazione, ma è essenziale usarli in modo consapevole. Parlarne, con amici, genitori o esperti, è il primo passo per liberarsi dall’ansia da confronto. La bellezza vera è quella che ci fa stare bene con noi stessi, al di là di like e filtri.
14/03/2025
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