Negli ultimi anni, l'uso di internet e dei social media è diventato una parte integrante della vita quotidiana dei giovani. Secondo uno studio condotto da "Top social club" e riportato da Save the Children, il 73% dei bambini e degli adolescenti utilizza internet ogni giorno, passando in media fino a tre ore online. Questo dato, se da una parte riflette la crescente digitalizzazione della società, dall'altra solleva importanti questioni sulla salute e sul benessere dei giovani.
Nonostante le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e della Società Italiana di Pediatria, che sconsigliano l'uso dei dispositivi digitali per i bambini sotto i 2 anni, un'indagine dell'Istituto Superiore di Sanità ha rivelato che oltre il 22% dei bambini italiani di 2-5 mesi passa del tempo davanti agli schermi, con livelli di esposizione che aumentano con l'età. Questo fenomeno, se non gestito con attenzione, può comportare rischi per lo sviluppo cognitivo, linguistico ed emotivo dei bambini, oltre a favorire comportamenti sedentari e l'obesità infantile.
L'Atlante dell'infanzia a rischio in Italia, intitolato "Tempi digitali" e diffuso da Save the Children, ha evidenziato che oltre il 58% delle bambine tra gli 11 e i 15 mesi è esposto a schermi, mentre più di 1 bambino su 6 trascorre almeno un'ora al giorno davanti agli schermi, con il 3% che supera le tre ore giornaliere. Questi dati allarmano sull'entità del problema e sottolineano la necessità di una maggiore consapevolezza sui rischi legati all'uso eccessivo dei dispositivi digitali già dall'infanzia.
Ma non sono solo gli schermi a rappresentare una fonte di preoccupazione. Un'altra tendenza in aumento è l'utilizzo degli assistenti vocali, con il 46% delle famiglie italiane con almeno un bambino sotto gli 8 anni che possiede un assistente vocale. Sorprendentemente, un terzo di questi bambini interagisce con tali dispositivi in autonomia, nonostante non siano stati progettati per il loro utilizzo. Questo solleva interrogativi sui possibili effetti sull'apprendimento e sullo sviluppo dei bambini, oltre alle implicazioni sulla privacy e alla dipendenza tecnologica.
Una recente ricerca condotta dall'istituto Demoskopika ha rivelato che circa 1,1 milioni di italiani sotto i 35 anni sono a rischio di dipendenza dai social media. Questi individui manifestano comportamenti ansiosi o agitati legati al mancato utilizzo dei social, sacrificando ore di studio o di lavoro per dedicarsi alla loro fruizione. Questo dato mette in luce l'importanza di promuovere un uso consapevole e bilanciato dei social media tra i giovani, educandoli sugli effetti negativi della dipendenza e incoraggiando comportamenti sani e equilibrati.
In conclusione, mentre l'era digitale offre infinite opportunità di connessione e di apprendimento, è fondamentale essere consapevoli dei rischi associati all'uso eccessivo dei dispositivi digitali, soprattutto tra i più giovani. Educare i giovani sull'importanza di un utilizzo responsabile della tecnologia e promuovere un equilibrio tra mondo online e offline è essenziale per garantire il loro benessere e sviluppo armonioso in un'epoca sempre più dominata dalla tecnologia.
21/02/2024
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