Chi si è recato al cinema immaginando una fedele riproduzione del sound dell'artista, sarà rimasto un po' deluso, invece coloro che vi si sono recati senza troppe aspettative, avranno avuto l'opportunità non solo di ascoltare ma di costatare come la sua musica sia stata interpretata, potendo così recepirla con occhi nuovi.
Certamente è un film inaspettato, imprevisto.. Chi conosce vagamente il personaggio Battisti, sa che negli ultimi anni, era diventato sempre più introverso, criptico, ermetico ;sa che un lontanissimo giorno del '76 decise di ritirarsi dalle scene in quanto egli riteneva, come affermò nella sua ultima intervista del 1979, che :"un artista deve comunicare solo per mezzo del suo lavoro. L'artista non esiste. Esiste la sua arte".
Chissà se avrebbe apprezzato questo musical. Mogol sostiene con certezza che gli sarebbe piaciuto, sarebbe interessante conoscere il parere di Valezia, sua moglie, con la quale collaborò professionalmente, diventando sua paroliere dell'album :"E già", primo album dopo Mogol.
Nonostante i due si siano allontanati a causa di divergenze professionali , la lunga collaborazione fra Battisti e Mogol, diede vita a dei puri capolavori, tra cui proprio "un'avventura".
La musica di questa canzone invade la mente e l'anima, è capace di suscitare emozioni e parole che sembrano esplodere dal cuore inducendoci a recepire esattamente il senso:un amore autentico e profondo che non è fatto solo di poesia,un amore che non è una stella che svanisce con la luce del mattino e non è un fuoco che col vento può morire ma è un amore capace di superare gli ostacoli, le incomprensioni, gli errori, i cambi di rotta;innamorarsi di qualcuno così intensamente e intimamente nel profondo dell'anima da farci comprendere che l'amore, quello con la A maiuscola, verosimilmente farà dei giri immensi ma nulla e nessuno potrà cancellarlo.
26/02/2019
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