L’estate 2023, purtroppo, è stata segnata da drammatiche aggressioni contro giovani vittime abusate sessualmente. Social network, programmi televisivi, giornali e telegiornali, quotidianamente, raccontano e affrontano la tragica tematica, che ha raggiunto livelli allarmanti, con il tentativo di attirare l’attenzione di giovani e adulti sull’argomento, di sollevare le coscienze di tutti, di trovare possibili soluzioni.
Mentre professionisti e opinionisti si confrontano per cercare di comprendere le cause del fenomeno, che per molti affonda le radici in una mentalità patriarcale ancora radicata mentre per altri è da imputare ad una generazione priva di valori, lasciata allo sbando da genitori distratti che non controllano i propri figli, alcuni puntano il dito contro la pornografia, diventata fruibile dai propri dispositivi elettronici.
A sostenere questa tesi è anche il re del porno Rocco Siffredi che, in seguito agli eventi accaduti a Palermo e Caivano, andando contro i propri interessi e parlando da padre e non da imprenditore del settore, ha dichiarato: “Blocchiamo tutti i siti porno in rete. Se necessario, mi offro come portavoce e accetterei anche la chiusura del mio sito. Serve un’educazione al sesso, dobbiamo agire subito. I ragazzi non sanno che quello che vedono nei film è pura finzione, agli attori maschi vengono fatte punture. Che per garantire loro quell’erezione, che può durare ore, gli vengono iniettate sostanze micidiali. Che le donne, le attrici, per non sentire dolore, derivante dalla rigidità del membro dopato, vengono anestetizzate. Voglio dire ai ragazzi che quello che viene riprodotto nei film pornografici non rappresenta la realtà. Che persino le eiaculazioni sono finte”.
29/08/2023
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