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CASO LA RUSSA: SEQUESTRATO LO SMARTPHONE, MA NON LA SIM

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Le indagini della procura di Milano sul caso del presunto stupro che ha coinvolto Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, presto potrebbero arrivare ad una svolta. Dopo una serata presso la discoteca Apophis di Milano, risalente al 19 maggio, il 19enne è stato accusato sia di violenza sessuale che di aver drogato una 22enne, con la cosiddetta ‘droga dello stupro’. A distanza di circa cinquanta giorni dall’accaduto, nel pomeriggio ieri, venerdì 14 luglio, gli inquirenti hanno sequestrato lo smartphone del giovane, conosciuto nel mondo della musica con il nome d’arte Larus, ma non la sua sim. Nel frattempo sono stati individuati diversi testimoni che verranno interrogati nei prossimi giorni, tra cui una ragazza presente nella stessa discoteca che, contrariamente all’amica della presunta vittima, ha dichiarato di non aver notato nessun particolare stato di alterazione. In difesa della ragazza è intervenuto il movimento femministaNon una di meno’, avendo affisso dei manifesti nel capoluogo lombardo contro padre e figlio La Russa, con la scritta: “sorella, noi ti crediamo”.

15/07/2023

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