Alessandro Sola ci presenta il suo nuovo libro Lacrime nel vento. Ma prima ci parli di lei come autore:
Torinese purosangue classe 1973 amante della mia città e di tutte le sfaccettature che la rendono la città magica per antonomasia. Il chiaro e lo scuro, la luce e il buio, il bene e il male sono solo alcuni elementi della capitale sabauda che influenzano i miei testi, la mia scrittura. Sono incapace di sottrarmi a questa calamita magica e così facendo impregno i personaggi di un mantello misterioso, fitto e variopinto.
Questa è la sua seconda pubblicazione. Ci racconti qualcosa:
“Lacrime nel vento” nasce dall’esperienza del primo romanzo che mi ha dimostrato quanto sia affascinate e difficile scrivere romanzi gialli. Se poi mischi la passione con la tua città la miscela diventa ineguagliabile ed esplosiva. Ho scoperto sfaccettature di Torino che non conoscevo e mi sono immerso in studi e approfondimenti sulla medicina legale e sulla criminologia che mi hanno davvero affascinato. Tutto questo lo troverete in “lacrime nel vento”
Ci parli del suo primo libro Il colore dell’inganno:
Il mio esordio. E’ stato un lavoro tanto difficile quanto affascinante. E’ stata la mia prima esperienza da scrittore. Potermi confrontare non solo con i sogni ma con qualcosa di concreto non è stato semplice. Con il romanzo si è consolidata la mia passione per il genere giallo e noir. Sempre ambientato a Torino dove viene ritrovato il cadavere di un ragazzo appartenente alla Torino “bene”. Le indagini vengono affidate a Tommaso Fuoco, che si deve districare tra misteri, altri omicidi, diversi dal primo e dalla diffidenza e omertà del mondo aristocratico Torinese.
Pensa che il genere giallo dia maggiore libertà di espressione e scrittura o deve rimanere dentro certi confini?
Il genere giallo devo rimanere entro certi confini per rendere veritiera e verosimile la storia.
Le scene del crimine, le prove raccolte, le indagini di polizia e di medicina legale, le autopsie, la ricerca del colpevole, i sospettati e gli interrogatori non posso far altro che seguire un filo logico e metodico. Non puoi scrivere la prima cosa che ti viene in mente. Ci sono delle procedure ben definite e quelle devono essere seguite alla lettera.
Per scrivere gialli bisogna essere un assiduo lettore di questo genere. Quali sono i suoi scrittori preferiti o di riferimento?
Donato Carrisi, Wulf dorn, Javier Castillo, Robert Bryndza
Programmi per i prossimi scritti?
Sto rimodellando il colore dell’inganno, nel frattempo sto scrivendo un nuovo libro. Ho intenzione per il 2025 di pubblicare altri due romanzi. Spero con tutto il cuore di avere ancora la fiducia di Rossini editore così come per lacrime nel vento.
30/06/2024
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