In questi giorni, mentre mi stavo informando su temi di attualità e cultura, mi sono ritrovato a leggere una storia, dove la cultura e lo studio della “Storia” rivestono un ruolo fondamentale.
Nella splendida regione della Calabria, nel caratteristico borgo di Cetraro, paese di mare che si trova sulla parte tirrenica, nella rinomata “Riviera dei Cedri”, è nato e cresciuto lo storico Leonardo Iozzi, autore di numerosi libri e ricerche storiche sulla storia del suo paese natio e della Calabria, come il libro “Antiche chiese di Cetraro” e “Cetraro e il Tirreno storia dei marinai e della pesca”. Egli ha dato attraverso le sue accurate descrizioni, un grandissimo contributo alla storia di Cetraro e della Calabria. Fonte di ispirazione per molti accademici, studiosi, giovani studenti universitari e appassionati della storia e delle antiche tradizioni. Ma il lavoro dello storico Leonardo Iozzi non è stato ancora riconosciuto né dalla Regione Calabria, né dalla Repubblica Italiana e tanto meno dal suo stesso paese.
Leggendo una delle sue tante interviste, in particolare un intervista tra lo storico e il giornalista Salvatore Libertino, direttore della testata giornalistica “Tropeamagazine”, dove con passione racconta le sue ricerche rivolgendosi a noi giovani, dunque ho capito che noi giovani dobbiamo indirizzare un appello verso la Regione Calabria amministrata dal presidente Roberto Occhiuto, al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, al Sindaco di Cetraro Ermanno Cennamo e al Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, chiedendo di riconoscere il grande contributo portato dallo storico Leonardo Iozzi.
Tempo fa il politico ed ex sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta, ha lanciato via social un appello per proporre un giusto riconoscimento allo storico, appello rivolto all’intera cittadinanza di Cetraro. Mi unisco dunque a questo invito, invitando tutti, noi giovani in particolare, appassionati della cultura, studenti, insegnanti, associazioni culturali e chi abita e vive nello splendido borgo di Cetraro a condividere e appoggiare l’ articolo o se volete lettera. Dunque spero che il mio invito venga accolto, in Italia molti non hanno avuto riconoscimenti per ciò che hanno fatto e la passione che hanno dato e trasmesso, rendendo la conoscenza e il sapere una fonte accessibile a tutti.
10/05/2023
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