Il 6 ottobre 1924 segna una tappa fondamentale per la storia italiana: la prima trasmissione radiofonica nel nostro Paese. Oggi, a distanza di un secolo, la radio continua a essere uno strumento attuale e affascinante, capace di evolversi e rimanere rilevante, come è stato celebrato in un evento speciale a Roma. Organizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) in collaborazione con Rai Radio 3, l’evento ha visto la partecipazione di oltre 300 studenti delle scuole laziali, coinvolgendoli in un viaggio interattivo nel mondo della radio e del suo impatto sulla società.
Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr, ha ricordato l'importanza della radio nella storia del nostro Paese. "La radio è stata espressione della storia italiana, tra luci e ombre", ha detto, sottolineando il ruolo visionario di Guglielmo Marconi, il genio italiano che ha rivoluzionato le comunicazioni di massa. Marconi, presidente del Cnr dal 1927 al 1937, vedeva nella radio uno strumento per unire le persone e abbattere le distanze, un messaggio che, come ha ribadito Carrozza, risuona ancora oggi in un mondo in cui siamo sempre connessi, ma spesso emotivamente distanti.
Andrea Montanari, direttore di Radio 3, ha sottolineato come la radio abbia saputo resistere alle sfide del tempo, rimanendo vitale e in grado di adattarsi alle nuove esigenze. "Oggi la radio è quanto mai viva", ha detto Montanari, evidenziando la sua capacità di distinguersi dai media tradizionali come la carta stampata, in crisi. Secondo Montanari, la radio continuerà a essere un mezzo di comunicazione potente e con un grande futuro.
Ma la radio non è solo intrattenimento. Anche in situazioni di conflitto, continua a dimostrarsi uno strumento fondamentale. Andrea Borgnino, giornalista e conduttore radiofonico, ha raccontato come, durante l'invasione russa dell'Ucraina o i bombardamenti su Gaza, la radio abbia svolto un ruolo cruciale nell'informare la popolazione, ma anche nel veicolare messaggi strategici. Dall'invio di informazioni vitali da parte della BBC per la popolazione di Gaza, agli hackeraggi delle frequenze per trasmettere falsi messaggi, la radio si conferma uno strumento ancora vivo e attuale anche in tempi di crisi.
Durante l'evento a Roma, gli studenti hanno potuto partecipare a esperienze immersive in realtà virtuale e ascoltare un podcast dedicato a Guglielmo Marconi in versione fantasy, mostrando un entusiasmo contagioso. "La partecipazione attiva degli studenti è la prova dell’interesse che la radio continua a suscitare anche nelle nuove generazioni", ha detto Anna Paola Sabatini, direttrice dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio.
L’anniversario dei 100 anni della prima trasmissione radiofonica italiana non è solo un'occasione per guardare al passato, ma anche per riflettere su come la radio continui a essere una parte fondamentale della nostra vita quotidiana, capace di adattarsi alle nuove tecnologie senza mai perdere la sua identità. Ai giovani, la radio parla ancora, con la sua capacità unica di farci sentire vicini, ovunque ci troviamo.
01/10/2024
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