È una crisi senza fine quella che il Napoli sta affrontando, forse mai vista nella storia del calcio per una squadra che l’anno prima aveva vinto uno scudetto e diventando una delle migliori squadre d’Europa.
L’attuale Napoli è un’altra squadra, lontana da quella squadra allenata da Spalletti che faceva divertire i tifosi e un’intera città.
Le cause della crisi che sta attraversando il Napoli sono molte, in primis la dirigenza e il presidente de Laurentiis e la scelta degli allenatori, a cominciare dalla scelta Garcia, si poteva forse concedergli un po più di tempo e appunto dalla scelta di Mazzarri e la sua conseguente cacciata.
Mazzarri non ha colpe e anzi ha provato ad aggiustare il Napoli ma senza successo anche per via di uno spogliatoio poco unito, attriti tra Osimhen e Kvaratskhelia e l’assenza di Osimhen tra la Coppa d’Africa e gli infortuni.
In tutto ciò è mancato il gioco e sono mancati i risultati, con sconfitte contro l’Inter nella finale di Supercoppa Italiana, Torino e Roma e pareggi senza gioco contro il Monza, la Lazio e contro il Genoa e proprio il pareggio contro il Genoa è costato l’esonero dell’allenatore Mazzarri e l’arrivo dell’attuale commissario tecnico della Slovacchia, Francesco Calzona, per lui un ritorno in quanto era il vice di Sarri e Spalletti.
Per Calzona il compito di riportare la serenità in una situazione difficile e il difficile obiettivo di passare il muro Barcellona. Il futuro del Napoli dovrà essere scritto di nuovo.
23/02/2024
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