Mentre molti giovani italiani si preparano per l'esame di maturità, c'è un altro gruppo che sta per affrontare una prova altrettanto importante, se non di più: la Nazionale di calcio italiana. Sotto la guida del commissario tecnico Luciano Spalletti, gli Azzurri sono pronti per il loro primo vero esame contro la storica rivale Spagna.
Questa sera, a Gelsenkirchen, Donnarumma e compagni scenderanno in campo con la voglia matta di dimostrare il loro valore. Dopo l'incoraggiante vittoria contro l'Albania, Spalletti vuole vedere un'Italia che possa confermare la buona prestazione e far vedere a tutti di che pasta è fatta. "La chiave è sempre il bel gioco e tenere la palla," ha detto Spalletti nella conferenza stampa della vigilia, "ma con la Spagna dovremo anche verticalizzare di più il gioco."
Per Spalletti, questa partita non è solo un match contro una grande squadra, ma una delle possibili finali di questo Europeo. Con la vittoria, l'Italia potrebbe assicurarsi il passaggio del turno e il primo posto del girone B, un traguardo significativo che porterebbe gli Azzurri a giocare l'ottavo di finale a Colonia, vicino al loro quartier generale di Iserlohn.
"Non è un derby, ma tutte queste partite sono come finali," ha detto Spalletti. "Quando giochi un Europeo, ogni partita è unica e merita tutta l'attenzione possibile. Vogliamo misurarci contro una squadra forte come la Spagna per vedere il nostro livello."
La Spagna, nonostante sia una squadra forte, non è più la super Roja dei tempi di Xavi e Iniesta. Spalletti ha chiarito ai giornalisti spagnoli che l'Italia non ha intenzione di arrendersi: "Rispettiamo la Spagna, ma non bisogna pensarli più forti di quello che sono. Non siete gli unici a giocare un grande calcio, non vi sopravvalutate."
Quella di stasera sarà una partita da ricordare per Spalletti, una delle più importanti della sua carriera. "Tutti abbiamo delle storie da raccontare nel calcio," ha detto il ct azzurro. "Questa è una di quelle partite che può determinare una di quelle storie."
La squadra spagnola, guidata da Morata e dal selezionatore de La Fuente, è forte, ma Spalletti è fiducioso. "Mi preoccupa il livello di partita che riusciremo a fare noi," ha detto. "Dobbiamo trovare presto l'uomo libero e quando non lo troveremo, tireremo la palla addosso. Morata non è pigro, corre moltissimo e attacca lo spazio dietro le linee."
Questa notte prima degli esami è carica di attesa e speranza. Gli Azzurri di Spalletti sono pronti a mostrare al mondo il loro valore e a scrivere un nuovo capitolo nella loro storia calcistica. Forza Azzurri!
20/06/2024
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