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“CI HANNO TOLTO TUTTO” IL GRIDO DI DOLORE DEGLI ULTIMI

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Milano, le vetrine dei negozi illuminate e gli ingressi chiusi. È questa la situazione in cui si presenta il capoluogo di regione Lombardo dopo le 17:00 orario nel quale è stata prevista la chiusura delle attività commerciali di lusso. La Lombardia è ormai, da più di una settimana, nella famigerata “zona rossa” e quindi contrassegnata come una delle regioni Italiane con il maggior numero di contagiati da COVID-19, più comunemente si intende per zona rossa l’incubo degli Italiani, la paura che una mattina ci si svegli e si apprenda di non poter più uscire di casa, come se il primo lockdown di Marzo non fosse mai finito.

La chiusura è totale: ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie e gelaterie definitivamente chiusi con la possibilità del take away fino alle 22, gli orari dei negozi ridotti all’osso e gli spostamenti sono stati vietati sia all’interno dei comuni di residenza che verso comuni limitrofi.

Galleria Vittorio Emanuele II, dopo l’assedio alle vetrine dei negozi di lusso nella manifestazione della notte a cavallo tra il 26 e 27 Ottobre, la situazione si era ristabilita ma attualmente possiamo osservare un ulteriore tipo di manifestazione: una manifestazione silenziosa, la manifestazione di un disagio, di chi muore di fame e di freddo, la manifestazione della sofferenza di persone che, senza un alloggio, sono costretti a dormire ai lati della galleria con la testa appoggiata alle vetrine dei negozi dove le luci sono la loro unica fonte di calore per scaldarsi dal freddo di Novembre. Senzatetto, barboni e clochard sono disperati.

Abituati a condurre una vita non facile, la chiusura dei bar e dei ristoranti per loro ha significato la perdita di un posto sicuro in cui rifugiarsi temporaneamente dalle intemperie, un posto in cui fare uso dei servizi igienici e consumare un pasto caldo.

Per scelta o per obbligo queste persone, che normalmente vivono ai margini della società, sono state attualmente private della dignità che in natura spetta ad ogni uomo, privati di ogni forma di umanità lasciati in balia di una città metropolitana come Milano abbandonati a loro tessi.

Dov’è lo stato? Nessuno riesce a vedere queste persone o fanno finta di non vederle?

Alcuni dei senzatetto presenti nei pressi della Galleria hanno dichiarato:

“Ci hanno tolto tutto”

Questa situazione li sta uccidendo, togliendo loro ogni possibilità di sopravvivenza.

Perché una persona adulta, con un passato alle spalle, insomma, una persona umana dovrebbe umiliarsi davanti all’Italia intera per ottenere un minimo atto di compassione nel tentativo di sopravvivere una notte in più senza morire di fame o di stenti?

12/11/2020

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