Patrick George Zaky, attivista per la difesa dei diritti umani e ricercatore egiziano, dal 7 febbraio, recatosi in Egitto per un breve soggiorno, dopo esser arrestato, minacciato e torturato, perché accusato di istigazione alla violenza e alla protesta finalizzate al rovesciamento dello stato, non è stato ancora liberato.
In questi mesi sono tante le organizzazioni, come Amnesty International, che ne hanno chiesto il rilascio. Purtroppo, in queste ore, è arrivata la notizia che la corte antiterrorismo del Cairo, ha stabilito che Patrick resterà in custodia cautelare per altri 45 giorni e secondo le leggi in Egitto, questa misura può durare fino a due anni.
Eppure, aveva fatto ben sperare la scarcerazione di sei membri della stessa organizzazione per cui Zaky era attivista, la l’Egyptian Initiative for Personal Rights. Riccardo Noury di Amnesty International Italia dichiara: “Questa decisione lascia veramente senza fiato e sgomenti”, in quanto il ricercatore rischia la pena di 25 anni di carcere.
08/12/2020
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