Nonostante non sono stati ancora resi noti i dati riguardanti l’effettiva efficacia e i danni collaterali della sperimentazione del vaccino Pfaizer sugli adolescenti, il Ministero della Salute di Israele ha deciso di vaccinare i ragazzi con età compresa fra i 12 e i 16 anni.
Israele, il Paese con la più alta percentuale di cittadini vaccinati nel mondo, ha somministrato almeno una dose del farmaco ad oltre metà della popolazione. Il primo ministro Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che entro i primi giorni di aprile, tutti gli adulti saranno immunizzati. I ragazzi vaccinati in Israele, sono affetti da diverse patologie come per esempio: fibrosi cistica, diabete, cancro e obesità.
Boaz Lev, direttore della task force israeliana per le vaccinazioni, ha dichiarato: “Non abbiamo riscontrato effetti collaterali importanti. Anche quelli minori sono stati piuttosto rari, questo è incoraggiante. Finora abbiamo immunizzato circa 600 bambini”. Attualmente, vaccinare gli adulti rimane la priorità ma, l’arrivo della variante inglese, rivelatasi pericolosa anche per i bambini, ha evidenziato quanto sia importante immunizzare anche loro.
20/03/2021
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