Il reato contestato ai tre cyber disturbatori è interruzione di pubblico servizio e accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico. Uno di loro è pure minorenne, risultano essere residenti nelle province di Milano e Messina e sono stati denunciati per aver organizzato un gruppo strutturalmente regolato per la sistematica interruzione delle lezioni svolte in modalità Dad sulle piattaforme informatiche di videoconferenza di diverse scuole su tutto il territorio nazionale.
Le indagini, condotte dalla Polizia postale e delle comunicazioni di Genova, coordinata dalla procura del capoluogo ligure, sono partite in seguito alle numerose segnalazioni arrivate già dal primo lockdown dai dirigenti scolastici di istituti di diverso ordine e grado, i cui elementi sono stati usati dagli investigatori per ricostruire le tracce informatiche lasciate dagli autori delle incursioni.
Ecco il modus operandi: i tre organizzatori ed amministratori del gruppo facevano parte di gruppi Telegram ed Instagram, creati appositamente con la finalità di disturbare i docenti e provocare la sospensione delle lezioni.
A condividere i codici di accesso alle video-lezioni spesso erano gli stessi studenti, anch’essi individuati dai poliziotti.
25/03/2021
Inserisci un commento