La città russa di Veliky Novgorod ha lanciato 500 droni a forma di razzo, domenica sera, per celebrare il 60° anniversario del viaggio storico di Yuri Gagarin, che lo vide diventare il primo uomo nello spazio. E' solo una delle mille manifestazioni preparate in Russia per festeggiare l'evento, che peraltro viene ricordato ogni anno dato che il 12 aprile è il Giorno dei Cosmonauti.
Il presidente Vladimir Putin ha visitato la città meridionale di Engels, sulle rive del fiume Volga, nel luogo dell'atterraggio del cosmonauta, dove sorge un monumento in onore dello storico volo. Quella giornata, al cosmodromo di Bajkonur, nel Kazakistan, sembrava una come tante altre. Fino a quando, alla base della piattaforma di lancio “numero 1”, giunge un pullmino simile a quelli impiegati per gite turistiche.
L’autoveicolo bianco e arancione, si ferma a breve distanza dalla piattaforma su cui è appoggiata la grande torre a tralicci metallica, che avvolge un razzo vettore noto come “Zemiorka”. Assieme al gigantesco reticolato metallico, vi sono alcune passerelle che conducono ai “punti nevralgici” del razzo, alto circa 40 metri.
Jurij Gagarin era nato il 9 marzo 1934 nel villaggio russo di Klušino, nella provincia di Smolensk. Era un pilota dell’aviazione russa, con un curriculum ideale per le richieste dei responsabili del programma russo. La selezione avvenne nel 1960. Il padre era un artigiano di falegnameria, e la mamma era contadina. Il primo cosmonauta della storia era sposato con una infermiera, Valentina, di un anno più giovane di lui.
13/04/2021
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