Festeggiare ad ogni costo, nonostante l'atmosfera sia molto diversa dal solito. Per un maturando su 3 la “notte prima degli esami” va celebrata comunque.
A poche ore da uno dei passaggi più evocativi nella vita di ogni studente. Per il secondo anno consecutivo, infatti, la Maturità non partirà per tutti nello stesso giorno: a causa della pandemia, come dodici mesi fa, non ci saranno le prove scritte ma solo un orale. Ma la data simbolo rimane: il 15 giugno, alla vigilia dei primi colloqui. E, come visto, il fatto di non poter condividere a scuola il clima da esame non scoraggia affatto una larga fetta dei ragazzi.
Sono le ultime ore di appunti e schemi da ripassare, per oltre 540mila maturandi (13.349 le commissioni, per un totale di 26.547 classi coinvolte) mercoledì 16 giugno, alle 8.30 parte l'esame di Stato 2021, il secondo dell'era Covid.
L'esame sarà in presenza, le commissioni d'esame sono composte da 6 docenti interni più un presidente esterno (il ministero ha pubblicato il 31 maggio i nominativi dei presidenti). Le commissioni saranno 13.349, per un totale di 26.547 classi coinvolte.
Circa 1 maturando su 5, ad esempio, non sa che quest’anno ci sono indicazioni precise sulle mascherine da utilizzare durante l’orale, ossia che quelle chirurgiche sono considerate le più adatte, le FFP2 sono sconsigliate mentre quelle cosiddette ‘di comunità’ (come quelle in tessuto) sono vietate.
Va anche peggio sulle modalità d’uso: solo il 46% sa che la mascherina potrà essere abbassata dal candidato durante il colloquio se sussistano le condizioni di distanziamento previste. E anche su quest’ultimo tema non tutti sono aggiornati: il Protocollo fissa a due metri la distanza minima che deve esserci tra tutti i presenti nel luogo in cui si svolge l’esame, peccato che solo il 47% dei maturandi, meno di 1 su 2, dimostri di saperlo.
16/06/2021
Inserisci un commento