La decisione del Cts al mix dei vaccini dopo la sospensione di AstraZeneca, non è piaciuta ad alcuni presidenti delle Regioni. Se la maggior parte di loro, hanno comunque deciso di allinearsi, il governatore della Campania Vincenzo De Luca, ha comunicato che nega l’autorizzazione a somministrare Pfizer o Moderna, agli under 60 che hanno già ricevuto la prima dose con il farmaco anglo-svedese.
La poca chiarezza delle notizie circolate in questi mesi, sulle fasce d’età per cui AstraZeneca era consigliato o sconsigliato, inizialmente era adatto “sopra ai 50, poi sotto i 50, sospeso per tre giorni” ed ora è indicato per gli over 60, crea molta confusione nell’organizzazione della campagna vaccinale, e disorienta i cittadini che esprimono molta preoccupazione, chiedendo rassicurazioni.
A tranquillizzare gli animi è intervenuto il presidente dell’Aifa, l’Agenzia Italia del Farmaco Giorgio Palù, dichiarando che gli studi effettuati dimostrano “una maggiore efficacia della vaccinazione eterologa, in quanto stimola meglio il sistema immunitario”.
Al contrario, il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, esprime diversi dubbi sull’efficacia del mix di vaccini. Questi specifica che le ricerche citate sono “4 studi piccoli, che complessivamente hanno arruolato un migliaio di pazienti, dimostrano che la reazione dopo il mix di vaccini è buona e non ci sono effetti avversi rilevanti ma rimane un certo margine di incertezza.
Finché l’Aifa non modifica i bugiardini, il mix di vaccini è a tutti gli effetti off label”. Ciò significa che l’utilizzo del farmaco viene utilizzato diversamente da quanto autorizzato dalla legge.
18/06/2021
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