Il colosso Google, sulla scia Firefox di Mozilla, Edge di Microsoft e di Safari della Apple, ha deciso di non supportare più i cookie di terza parte. Secondo quanto evidenziato dall’Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano, non consentire più dati di terza parte, avrà un risvolto estremamente negativo per moltissimi settori, come per esempio, media e industria pubblicitaria.
Grazie alla raccolta e all’utilizzo di questi dati, sono riusciti a far crescere in maniera significativa il loro business. Il graduale abbandono dell’uso dei cookie di terza parte, il sempre maggiore rispetto della privacy degli utenti, ha portato allo sviluppo dei dati di prima parte, definiti “first-party data”.
Nell’ambito dell’iniziativa Privacy Sandbox, le aziende di tutti i settori, raccoglieranno ancora i dati ma, contrariamente a quanto succedeva prima, questi saranno unicamente di loro proprietà. Quindi, le informazioni raccolte che serviranno per conoscere i propri clienti e poter offrire comunque una navigazione con contenuti personalizzati, non verranno più cedute a terzi.
Per adesso, coloro che desiderano limitare il tracciamento delle proprie attività, dovranno continuare ad intervenire manualmente, cliccando sull’icona dei tre puntini in alto a destra e poi su “Impostazioni”. Arrivati fin qui, gli utenti potranno decidere quali cookie bloccare.
01/07/2021
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