Fatta la legge, trovato l’inganno. Ma questa volta ad essere imbrogliati, saranno coloro che abboccheranno alle parole dei gestori di numerosi gruppi, nati prevalentemente su Telegram, che promettono di inviare “Green Pass” totalmente originali e perfettamente in regola.
L’annuncio del governo nei giorni scorsi, che dal 6 agosto entrerà in vigore l’obbligo del certificato verde, per accedere ai locali al chiuso, ristoranti, cinema, palestre, musei, stadi, etc, per tutti i ‘no vax’ è stata una notizia difficile da digerire.
In molti, per ovviare al problema, si sono lanciati nella frenetica ricerca di un documento falso, e, come era prevedibile, non hanno faticato a trovare qualcuno che promettesse di soddisfare la loro richiesta.
Naturalmente, i benefattori per produrre il pass, richiedono un sostanzioso pagamento anticipato. Le cifre partono dai 100 euro, ma c’è chi ne ha chiesti anche 200, ma solo se ci si accontenta di quello digitale, volendolo cartaceo, che verrebbe spedito tramite posta, i costi lievitano.
Alcune organizzazioni addirittura applicano sconti agli appartenenti alla stessa famiglia, naturalmente maggiore è il numero dei componenti, superiore è il risparmio. Sono accettate moltissime forme di pagamento: ricarica Postepay, con criptovalute come i Bitcoin, PaySafeCard e buoni regalo Amazon.
Peccato o per fortuna che sia una truffa, non solo nei confronti dello Stato, ma anche per gli stessi che ne hanno fatto richiesta, in quanto, una volta effettuato il pagamento, i venditori di Green Pass spariscono nel nulla, con un bel gruzzolo in tasca. E nulla potrà esser più fatto per recuperare i soldi.
04/08/2021
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