La Newcastle University nel Regno Unito ha condotto uno studio sull’intervallo di somministrazione tra la prima e la seconda dose del vaccino Pfizer-BioNTech Covid. La ricerca, che non ha ancora ottenuto il consenso scientifico, ha analizzato le risposte immunitarie di 503 persone, appartenenti al personale del servizio sanitario nazionale.
I ricercatori hanno messo a confronto i dati dell’NHS, il servizio sanitario Uk, relativi ai livelli di anticorpi prodotti da pazienti che hanno ricevuto le due dosi, tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 quando predominava la variante Alpha.
Diversi i risultati ottenuti. Innanzitutto, il lavoro ha confermato che il vaccino Pfizer è efficace contro il Covid-19 anche dopo una sola dose, e permette di ridurre sia la percentuale di casi gravi, sia dei ricoveri ospedalieri che dei decessi. Secondo, il livello di anticorpi generati dopo la prima dose, seppur soddisfacente è minore rispetto alla somministrazione della seconda. Terzo, la risposta immunitaria nell’intervallo di tre settimane tra le due inoculazioni, è stata inferiore rispetto ad uno di dieci settimane. Quarto, dopo la prima dose si è assistito ad un picco di anticorpi, ma nonostante dopo alcuni giorni sia diminuito, è stata rilevata una maggiore stimolazione dei linfociti ‘T CD4 helper’, particolari cellule che aiutano ad avere una maggiore risposta immunitaria.
In conclusione, Nadhim Zahawi il ministro per i vaccini, ha dichiarato che la ricerca conferma che un intervallo maggiore fra le due dosi, “Si traduce in una forte risposta immunitaria. I risultati di questo ultimo studio PITCH non solo confermano quanto sia importante fare entrambe le dosi, ma aiutano a comprendere meglio i meccanismi alla base della nostra risposta immunitaria al Covid-19.”
07/08/2021
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