Nell'estate del green pass, delle multe a chi prende un caffè in un bar senza aver indossato bene la mascherina e delle discoteche chiuse, migliaia di giovani sono accalcati in una no man's land" da giorni, senza che nessuno sia ancora riuscito a intervenire per sgomberare l'area.
Abusivi ed organizzati, più di 8 mila ragazzi, partecipano al maxi raduno di Valentano, nella campagna impolverata e struggente della Tuscia, mascherina al polso, t-shirt sulle spalle e bermuda indosso.
Dieci giorni di stage, musica e «sballo» nella tenuta dell’ormai furioso Piero Camilli, imprenditore locale travolto dall’invasione di circa ottomila persone da Francia, Belgio, Olanda, Germania, Spagna e perfino Cecoslovacchia. Tutto con un passaparola su Telegram.
Una enorme festa illegale - come è nella natura di un rave in cui sta succedendo di tutto: alcol, droghe, musica assordante che arriva a chilometri di distanza, incendi, ragazzi in coma etilico e addirittura un morto, un ventiquattrenne di origini britanniche trovato senza vita sul fondo del vicino lago di Mazzano, il 16 agosto scorso. Sembra incredibile anche solo a dirsi, ma è tutto vero. Le polemiche, naturalmente, tutto intorno infuriano, tra dichiarazioni indignate di esponenti politici e interrogazioni parlamentari pronte ad essere presentate, mentre le immagini del rave scorrono in loop su tutti telegiornali italiani
19/08/2021
Inserisci un commento