Molti genitori riccionesi hanno vietato ai loro di figli di uscire il venerdì o il sabato sera. "Non mi fido a mandarli in giro al Marano in viale Dante. Non con l’aria che tira adesso".
A non fare dormire sonni tranquilli alle famiglie di Riccione, ma anche a bagnini, negozianti, albergatori, sono loro, le baby gang. Bande di giovani e giovanissimi, età compresa tra i 16 e i 25 anni, che ogni weekend si riversano in Riviera dall’hinterland milanese o dalle province del Nord Italia, Lecco, Como, Brescia, Biella.
Quasi tutti sono italiani di seconda generazione e hanno, nella maggior parte dei casi, origine marocchina, ma anche tunisina, egiziana, senegalese, ivoriana. Arrivano alla stazione e poi si riversano nelle strade della Perla Verde, negli stabilimenti balneari e nei locali della movida.
Accerchiano i turisti, li schiaffeggiano e li minacciano con coltelli e cocci di bottiglia per farsi consegnare portafogli, smartphone, scarpe, collanine.
Non si fanno scrupoli e in più di un’occasione hanno aggredito anche gli steward dei locali e i portieri di notte degli hotel.
27/08/2021
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