Alcuni giorni fa è sbarcato su Netflix il nuovo film di Roberto Capucci “Mio fratello, mia sorella” che vede protagonisti Claudia Pandolfi e Alessandro Preziosi.
I due fratelli, Tesla e Nick, non si vedono da vent’anni ma il giorno del funerale del padre Nick ricompare nella vita della sorella che ormai ha due figli, Sebastiano e Carolina. Il testamento vuole che i due fratelli convivano nella stessa casa per un anno, come quando erano bambini, e solo al termine del tempo stabilito decidano se vendere la casa e prendere ognuno la sua strada.
La convivenza non è affatto semplice soprattutto a causa di un segreto che Tesla vorrebbe nascondere al fratello, ossia che il suo figlio maggiore sia affetto da schizofrenia. Nick scopre il segreto dopo poco tempo e seppur inizialmente sia scosso dalla notizia si avvicina in modo amorevole al nipote e anche a Carolina, che vive un rapporto molto conflittuale con sua madre.
La storia è accompagnata dal suono del violoncello, lo strumento attraverso cui Sebastiano si esprime al me glio e diventa un esempio di un modo diverso di comunicare ma non per questo meno efficace.
Film drammatico che affronta temi disparati, al centro del quale ci sono i rapporti inter famigliari e l’importanza degli affetti come unico mezzo per affrontare le vicissitudini della vita.
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