Pochi giorni fa ricorreva l’anniversario della strage di Piazza Fontana a Milano, era il 12 dicembre del 1969, alle ore 16.37. Un ordigno piazzato nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura deflagò distruggendo tutto e seminando vittime, con l’esattezza 17 vittime, senza dimenticare gli 88 feriti, tra cui un bambino
Lo scenario di quegli anni ci riportano all’autunno caldo italiano intriso di proteste e manifestazioni sindacali e di studenti. Dalle prime indagini di allora erano emerse piste anarchiche e furono catturati dei due presunti colpevoli. Giuseppe Pinelli, poi deceduto per un volo dalla finestra verificatosi durante un interrogatorio, e l’anarchico Pietro Valpreda, additato come responsabile per lungo tempo.
Le indagini comunque , non troveranno un vero colpevole fino al 2005 quando i neofascisti di Ordine Nuovo, Franco Freda e Giovanni Ventura, saranno identificati da una sentenza di Cassazione, ma non processati a causa della loro precedente assoluzione definitiva del 1987.
La strage di Piazza fontana è stata collegata a quella serie di attentati politici in capo alle Brigate Rosse, chiarendo, finalmente, le colpe della matrice ideologica eversiva di estrema destra.
Tanti i processi negli anni che porta alla luce una serie di depistaggi e attribuisce gravi responsabilità ai terroristi neri
Adesso nel cinquantesimo anniversario della strage di Milano, restano i frammenti di un’Italia sconfitta, umiliata, ferita, nella speranza che la memoria serva a fare da monito percheè ciò non accada mai più.
Il dolore è ancora vivo soprattutto nei fmiliari delle vittima ma in tutta la società civile anche e soprattutto perche la vicenda non è stata ancora totalmente risolta, sono ancora tante le ombre attorno questa terribile tragedia italiana
12/12/2021
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