La nuova normativa del 4 gennaio 2022 sui pigmenti usati per eseguire i tatuaggi, amati da milioni di persone, si parla di 7 mln in Italia, ha rassicurato, solo parzialmente, il mondo del tattoo. Inizialmente, si era diffusa la notizia che l’Ue avrebbe vietato tutti i tatuaggi colorati, considerati molto rischiosi per la salute.
Secondo quanto stabilito, per ora sono autorizzati solo il blu e il verde e ad essere vietati sono circa 4 mila inchiostri, essendo state rilevate “sostanze cancerogene, tossiche e mutagene”. La notizia ha spinto moltissime persone, alcune ormai stanche di quanto tatuato in passato, altre allarmate dalla scoperta, a voler rimuovere dalla propria pelle, nomi, simboli, disegni, trucco cosmetico permanete e semipermanente, definito microblading.
Il Prof. Daniele Spirito, specialista in chirurgia plastica a Roma, Como e Milano, ha dichiarato: “i pigmenti colorati possono staccarsi dai disegni sottopelle e depositarsi nei linfonodi, sentinelle che si attivano in caso di virus, attacchi batterici e tumori. Il rischio è che una volta colorati questi linfonodi potrebbero iniziare a dare risposte anomale, si creino infezioni e infiammazioni”. Inoltre, l’esperto raccomanda di rivolgersi sempre ad un medico, in quanto, “le attività di rimozione di tatuaggi o microblading sono considerate mediche”.
23/01/2022
Inserisci un commento