Sembra una cosa impossibile a pensarci ma domenica scorsa due ragazzine quindicenni hanno aggredito intorno alle 18,30 un bimbo dodicenne in un parco di Campiglia Marittima (Livorno) solo perché di origine ebraica.
Tornato a casa, dopo aver ricevuto, calci, pugni ed ingiurie il ragazzino a raccontato tutto ai genitori che lo hanno accompagnato al pronto soccorso dove gli sono state diagnosticate una serie di contusioni multiple guaribili in cinque giorni.
Il racconto del bambino è agghiacciante, senza motivo sarebbe stato prima invitato a tacere dalle due ragazze e poi apostrofato con frasi antisemite come "devi bruciare nei forni".
Oggi il papà ha formalizzato la denuncia per l’aggressione ricevuta aggravata dallo sfondo razziale
La sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento e senatrice Pd, Caterina Bini, ha così commentato il fatto: “Quanto accaduto è un fatto estremamente grave. Ci avviciniamo alla Giornata della Memoria, un momento importante e di grande raccoglimento per ricordare le vittime dell'Olocausto e, al giorno d'oggi, la società continua a rivolgere insulti di questo tipo".
“È inammissibile che continuino a verificarsi fenomeni di discriminazione di qualsiasi tipo che, ahimè, denotano anche un fallimento della nostra società", ed aggiunge “ alle due ragazze, oltre che chiedere scusa, consiglio di studiare la storia del mondo e in particolare i fatti che hanno portato alla giornata che ci accingiamo a celebrare, ricordando loro che, la libertà che abbiamo oggi, dipende da chi ha combattuto gesti ed eventi discriminatori e ci ha liberato da guerra e oppressione. Solo la cultura e il rispetto per gli altri eviteranno che tornino quei tempi bui".
E’ certo che questo episodio va certamente condannato e soprattutto che gli autori ricevano la giusta punizione poiché serva da monito a tutti, perché gesti come questi sono intollerabili, la storia deve servire da monito perchè non avvengano mai più atti di intolleranza come questi
26/01/2022
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