Una traccia indelebile, un segno che parla di noi, della nostra storia, delle nostre credenze e dei nostri desideri. Una tradizionale tecnica risalente agli antichi egizi , con lo scopo quello di abbellire l’individuo; una sorta di arte distintiva che nel tempo si è affinata e caratterizza il corpo di uomini e donne.
Il tatuaggio è sempre stato, quindi, presente in ogni epoca e cultura e oggi è diventato una vera e propria tendenza. Basti pensare che Il 25% dei giovani ne possiede almeno uno.
L’età minima in cui si richiede un tatuaggio varia dai 14 ai 16 anni, anche se molto spesso i tatuatori si trovano costretti a chiedere una liberatoria da parte dei genitori per iniziare l'opera; per legge, infatti, non è possibile effettuare un tatuaggio sulla pelle di un ragazzino minorenne.
Il soggetto è sempre variabile e molto distintivo, caratterizza la persona che lo porta, racchiude in se un significato simbolico particolare o identifica un momento della vita, un evento; raramente si compie questo passo, tanto per farlo, proprio perchè quella traccia rimane indelebile sulla pelle e solo la chirurgia plastica può toglierla.
I tatuatori sono diventati dei veri e propri artisti che compiono opere uniche, difficilmente infatti troveremo una replica su un altro corpo, un'immagine al primo sguardo simile ad un'altra avrà sempre anche un piccolo dettaglio che la rende unica ed appartenente solo a quella persona che ha voluto legare a lei un pezzo dell'anima.
17/12/2020
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