L’hashtag nasce quasi 10 anni fa, esattamente il 23 agosto 2007 e ad inventarlo fù Chris Messina, che con un suo Tweet, scritto per raccogliere tutte le conversazioni che riguardassero il suo progetto #barcamp, inizia ad utilizzare quello che diventerà nel corso degli anni un potente ed efficace aggregatore tematico.
La forza degli hashtag sta appunto nel fatto che grazie a queste parole precedute da # si è in grado di rintracciare informazioni riguardanti specifici argomenti come la politica, l'economia, la moda, eventi come una nuova serie tv e brand. Utilizzato su tutti i social, non segue delle regole precise, ma la sua funzione di “aggregatore” rimane per tutti tale, ogni brand che lo utilizza ha il proprio obiettivo sui social e di conseguenza ogni social ha anch'esso un proprio obiettivo
L'# su Twitter
Twitter è dedicato all’informazione super veloce ed è la casa madre degli hashtag. Per riuscire a sapere in pochissimo tempo quali sono le tendenze del giorno, basta dare un’occhiata al social per capire cosa succede in Italia e nel Mondo.
L'# su Instagram
Per quanto riguarda Instagram il social delle immagini l’utilizzo degli hashtag è di fondamentale importanza. Provate ad esempio a scattare una foto in un determinato luogo,
grazie ad un hashtag molto preciso e personalizzato, troverete le informazioni riguardanti argomenti legati a quel determinato luogo
L'# su Facebook
Se su Instagram e Twitter quando utilizzate un hashtag in un post quel post sarà visto da chiunque cerchi quel hashtag, su Facebook funziona un po’ diversamente.
La ricerca per hashtag, infatti, mostra solo alcuni risultati e in ordine di importanza. Troveremo quindi i post dei nostri amici, degli amici dei nostri amici e delle pagine business. Difficilmente troveremo invece post di persone sconosciute. Dunque si perde un po’ il concetto di viralità legato all’hashtag.
Anche su Facebook se il profilo è privato non verranno mostrati i post agli sconosciuti con la ricerca per hashtag.
08/01/2021
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