Alimentazione sana, attività fisica regolare, l’adeguato riposo, ma anche essere parte di una comunità e coltivare la spiritualità. Sono questi i pilastri del buon vivere, raccontati dal giornalista Luciano Pignataro nel suo libro: il metodo Cilento, scritto con il contributo scientifico dell’oncologo Giancarlo Vecchio.
Il Cilento è uno di quegli angoli del mondo in cui la popolazione è tra le più longeve, dove vive il più alto numero di centenari italiani. Quale sia il segreto lo svela Pignataro nella frase chiave del libro vivere cuoncio cuoncio, ovvero con calma, senza fretta.
Una frase che rappresenta, non solo è l’abitudine dei centenari cilentani, custodi del segreto di longevità, ma uno stile, un’idea di vita, un approccio dell’esistenza che unisce un concetto sano di cucina con il sapere e sapore antico del tempo. E soprattutto rende felici.
Un invito a dare il tempo necessario alle cose, a riappropriarsi della lentezza: quella delle zuppe e dei sughi cotti per tante ore, nei quali ribollono fagioli o piselli sbucciati a mano mentre si chiacchiera. Perché tra i pilastri del metodo Cilento c’è l’alimentazione, l’attività fisica regolare, l’adeguato riposo ma anche essere parte di una comunità e la spiritualità.
Il libro è strutturato in capitoli, che si sviluppano attingendo nei ricordi personali e suggerisce numerose dritte da applicare anche se si vive in un appartamento di cinquanta metri quadri in un grattacielo al centro di una grande città. In appendice ci sono le ricette dei centenari, piatti del buon mangiare, dell’orto e del mare, primi e minestre, secondi a base di verdure e piatti poveri, come il pane cotto o la maracucciata.
17/04/2021
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