Cronaca Nazionale e Lombardia: ancora una vittoria per i consumatori sancita dalla sentenza del Giudice di Pace di Civitavecchia (sentenza 24 novembre 2020, n. 1756) con la quale è stata accolta la domanda di condanna dell'intermediario convenuta al rimborso della somma di 1.350,00 € fraudolentemente prelevati dal conto corrente.
Secondo il Giudice, in accoglimento della giurisprudenza prevalente, è stata riconosciuta la responsabilità dell’istituto bancario in quanto l’operazione effettuata a mezzo di strumenti elettronici rientra nell’alea professionale del prestatore dei servizi di pagamento, prevedibile ed evitabile con appropriate misure destinate ad accertare la riconducibilità delle operazioni alla volontà del cliente.
Grava infatti sulla banca l’onere di diligenza volto ad impedire prelievi abusivi e a dimostrare che il prelievo non è opera di terzi, bensì attribuibile alla volontà del cliente.
Cliente che, invece, risponde solo per colpa grave, ovvero quando il suo comportamento ha dato adito o ha aggravato il prelievo illegittimo (Cass. Civ. n. 806/2016), con esclusione del caso in cui “sia stato vittima di furto con destrezza” (Cass. Civ. n. 14456/2011; ABF n. 3935/2015).
Codacons: "Sentenza di grandissima importanza in quanto viene ribadito il diritto del consumatore ad essere tutelato in tutto e per tutto dal proprio istituto bancario anche nella circostanza in cui il suddetto venga derubato del proprio bancomat ed ignoti riescano a prelevare fraudolentemente somme dal conto corrente - afferma il Presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli - la nostra Associazione fornisce assistenza e consulenza legale a tutti i consumatori che si rivolgono e si associano a noi, facendo valere i diritti dei consumatori nelle controversie contro gli intermediari inadempienti."
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Vicecaporedattore - Marketing Journal
17/12/2021
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