Intorno alle 4 di questa notte è stato dato al mondo l’annuncio ufficiale della guerra Russa in Ucraina
Ma le ragioni al di sotto di questo terribile epilogo sono da ricercare nella storia dei due Paesi.
La Russia ha invaso l’Ucraina, Paese appartenente all’ex Unione Sovietica che ha un esecutivo filoccidentale e mirerebbe ad entrare nella Nato, ed è stato proprio questo a far accendere la miccia sovietica
Tutto inizia quando nel 2014 in una regione Ucraina, il Donbas, ci fu una guerra civile ancora in corso nelle province di Donetsk e Lugansk, dove vennero proclamate, a seguito di contestati referendum, le omonime Repubbliche popolari filosovietiche e sostenute da Putin, chiedendo l’indipendenza dall’Ucraina
La vicinanza Russa a queste regioni si fonda non soltanto su questioni di carattere storico, l'Ucraina è considerata storicamente parte della Russia, ma anche geopolitiche, perché il Cremlino vuole impedire una adesione alla Nato dell'Ucraina che di fatto significherebbe che gran parte del confine occidentale della Russia sarebbe presidiato dall'Alleanza Atlantica
Nel 2014 e 2015 con gli accordi di Minsk, un processo di pace affidato al cosiddetto formato Normandia ,composto da Russia, Ucraina, Francia e Germania, si era arrivati ad un compromesso tra Russia e Ucraina che prevedeva da una parte che Kiev assicurasse autonomia alle regioni separatiste e amnistia per i ribelli, e dall'altra che i militari russi lasciassero il territorio ucraino, ma dette condizioni non sono mai state rispettate dalle rispettive parti, né tanto meno è stato mai davvero rispettato il cessate-il-fuoco che era stato concordato. Quello di oggi potrebbe essere l’ultimo atto per una resa dei conti che si trascina ormai da troppi anni e che non si è mai riuscita a risolvere diplomaticamente
24/02/2022
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