Era il 7 marzo 1985 quando il mondo della musica si unì per una causa più grande di qualsiasi hit in classifica. Quarant'anni fa usciva "We Are The World", il brano benefico che ha segnato la storia e raccolto fondi per combattere la fame in Africa. Un progetto ambizioso, ideato da Harry Belafonte e realizzato grazie al genio di Quincy Jones, Lionel Richie e Michael Jackson, che riunì in una sola notte 46 superstar della musica internazionale.
Immaginate di trovarvi negli Studi A&M di Los Angeles, in una sala di registrazione affollata dalle più grandi icone della musica di allora: Bruce Springsteen, Tina Turner, Bob Dylan, Stevie Wonder, Ray Charles, Diana Ross, Billy Joel, Cyndi Lauper e tanti altri. Tutti insieme per un unico scopo. "Lasciate l'ego fuori dalla porta", recitava un cartello affisso da Quincy Jones all'ingresso, ricordando a tutti che quella notte non si trattava di fama, ma di solidarietà.
Il risultato? Un brano epico, di quasi cinque minuti, che divenne subito un successo mondiale. "We Are The World" raggiunse il primo posto nelle classifiche di diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Italia, vendendo oltre 20 milioni di copie. Grazie alle vendite del singolo, dell'album e del merchandising, furono raccolti più di 80 milioni di dollari destinati alla lotta contro la carestia in Etiopia. La canzone vinse anche quattro Grammy Awards, tra cui "Song of the Year" e "Record of the Year".
Dietro le quinte, ci sono mille aneddoti che rendono questa storia ancora più affascinante. Cyndi Lauper era inizialmente preoccupata che la sua voce potesse stonare con il resto del gruppo, ma il suo contributo divenne uno dei momenti più iconici del pezzo. Bob Dylan appariva spaesato, finché Stevie Wonder non gli diede una mano, imitandolo per aiutarlo a trovare il giusto tono. Diana Ross, emozionata, chiese l'autografo a Daryl Hall sul suo spartito. E poi c'era Prince, che decise di non partecipare alla registrazione, donando invece una traccia inedita per l'album legato al progetto.
Questa storia incredibile è stata raccontata nel documentario "La Notte Che Ha Cambiato il Pop" di Bao Nguyen, presentato al Sundance Film Festival 2024 e disponibile su Netflix. A dimostrazione che "We Are The World" non è solo una canzone, ma un simbolo di come la musica possa fare la differenza.
Oggi, a 40 anni di distanza, il suo messaggio di solidarietà è più attuale che mai. E chissà, magari in futuro una nuova generazione di artisti potrà replicare la magia di quella notte, unendo le voci per cambiare ancora una volta il mondo.
05/03/2025
Inserisci un commento