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INTERVISTIAMO ANDREA MONTEMURRO AUTORE DI "MIRACOLO ISLANDA"

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Qualche battuta con Andrea Montemurro autore di "Miracolo Islanda, lo sport come antidoto alle devianze giovanili" edito Sportitalia Edizioni.

Come nasce il desiderio di scrivere un libro così complesso?

Il motore è sempre quello della curiosità, della conoscenza come approfondimento personale, come sete di sapere e di capire

Quando la voglia di raccontare?

A mio avviso la voglia di raccontare è un desiderio innato, nel mio caso posso paragonarlo al desiderio di comporre musica, sono emozioni che nascono senza capire bene come, impossibile razionalizzare.

Perchè parlare di sport senza parlare di campo?

Il desiderio era quello di far comprendere come un risultato sportivo non arriva quasi mai casualmente ma è frutto di programmazione, di lavoro, di scelte che partono spesso anni prima. In caso dell'Islanda è unico in questo poichè è frutto di un lavoro sociale.

Come vivo il rapporto con lo sport da quando non è più presidente del calcio a 5 italiano?

Ho dato quasi quattro anni della mia vita a quello che per me era uno sport che poteva e doveva crescere ma il tutto in un ambiente che non mi è mai appartenuto fino in fondo, un mondo dove parole come amicizia e lealtà non esistono e dove l'importante è esserci e non essere. In queste battaglie io non riesco a vivere, purtroppo il mio limite caratteriale resta quello di non odiare nessuno e di credere che nel mondo non esistano nemici ma solo avversari. Ovvio quindi un mio distacco al momento che mi porta a vedere lo sport e sopratutto la politica sportiva con occhi non più ingenui come all'inizio del mio mandato.

Quanto sono importanti nel libro le prefazioni di Giorgia Meloni e Giovanni Malagò?

Credo siano fondamentali dal punto di vista strutturale per quello che rappresentano, Giorgia Meloni è stata Ministro della Gioventù quindi chi meglio di lei poteva parlare di devianze giovanili mentre Giovanni Malagò è il Presidente del Coni quindi la persona deputata più di chiuunque ad affrontare tematiche sullo sport per i giovani

Sarebbe possibile importare il modello islandese nel nostro paese?

Purtroppo ritengo di no, da noi la politica troppo spesso vive di individualismo e di correnti e questo credo che danneggi seriamente alcuni progetti a lungo periodo 

 

 

31/07/2020

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