“Impossible Target” si legge nel gonfiabile posto sul traguardo. Quasi a voler sfidare e sbeffeggiare i cento gloriosi atleti, che sono arrivati fino in fondo alla 24 ore di corsa ininterrotta organizzata dal campione Simone Leo.
Eppure lui ce l’ha fatta, l’inossidabile podista Andrea Tiozzo, che a quarant’anni suonati ancora da compiere mette a segno una nuova, leggendaria impresa sportiva.
Correre per un giorno intero senza fermarsi, né dormire, in un percorso detto “corsa a criceto” che prevede la ripetizione dello stesso circuito, lungo un chilometro, all’interno del campo sportivo di Cinisello Balsamo, pista d’atletica compresa, più e più volte fino allo scoccare delle 24 ore consecutive.
Del resto l’atleta mortarese, che non è difficile incrociare per le vie di Mortara al mattino presto, per il quotidiano, durissimo allenamento, prima di cominciare la sua “vera” giornata, quella lavorativa, non è nuovo a imprese di questo tipo.
Durante il primo lockdown, infatti, Andrea Tiozzo non è rimasto certo fermo, anzi. Dalla cucina alla camera da letto per migliaia di volte fino a coprire gli oltre 42 chilometri della corsa. Poi, con la possibilità di tornare a correre all’aperto, la lenta ripresa dell’attività che lui predilige, fino all’impresa podistica delle 24 ore.
C’è stato un momento in cui ha pensato di mollare? “No - svela Andrea Tiozzo- ma tra le 7 e le 8 del mattino è stata l’ora più lunga. Umido, freddo, aveva anche piovuto. Allora vai di caffè e gel di carboidrati al box. Gara perfetta, non potevo chiedere di più a me stesso”.
Pur in un contesto amatoriale, l’attenzione deve essere maniacale. “E’ importante non cambiare i propri ritmi e le proprie abitudini - è il consiglio a chi volesse cimentarsi nelle corse a lunga distanza, soprattutto quelle alimentari. Infine, è importante non stressare il proprio corpo. A differenza dei professionisti, poi, in questo genere di imprese non abbiamo a disposizione né il fisioterapista, né il dietista”.
07/06/2021
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