Come è strano che l'essere umano pensi in un modo, dice in un altro ed a volte si comporta in un altro modo ancora? L'esempio pratico è facilmente identificabile in molti degli atti compiuti nel da pubblico ed atleti nella finale di Wembley di Euro 2020.
Fin dall'anteprima qualcosa di riprovevole ed al limite del vilipendio è stato compiuto dai tifosi d'oltremanica che, con fare oltraggioso, hanno fischiato “il Canto degli Italiani”, davanti a 60 mila testimoni, mentre i nostri lo intonavano insieme al Presidente della Repubblica Italiana.
Per non parlare dei continui “buuuuuhh” di scherno che si innalzavano dagli spalti, quando la palla era in possesso dei giocatori “azzurri”.
Ma l'atto più grave ed incoerente si è compiuto dopo la premiazione quando i giocatori dei tre leoni, non accettando il risultato si sono sfilati la medaglia del secondo posto dal collo, offendendo non solo gli avversari, ma anche gli spettatori ed i dirigenti delle federazioni che tanto hanno fatto affinché un match di così grande importanza si svolgesse proprio a Londra.
A cosa serve il gesto eclatante dell'inginocchiarsi contro il razzismo, se proprio coloro che lo fanno sono i primi a denigrare gli altri per innalzare il proprio campanile?
13/07/2021
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