Continuano i processi a carico del personale medico, ritenuto responsabile della morte del capitano della Fiorentina, Davide Astori, che il 4 marzo del 2018, alla vigilia della partita Udinese-Fiorentina, perse la vita durante il sonno.
Secondo le indagini, il calciatore era affetto da una malattia genetica del cuore, non diagnosticata durante gli accertamenti. Per il decesso del trentunenne, Giorgio Galanti, l’ex direttore di Medicina dello Sport dell’ospedale-universitario Careggi di Firenze, venne già condannato per omicidio colposo, con un anno di reclusione.
Ieri mattina, il gup di Firenze, ha deciso di accogliere la richiesta della Procura, con l’accusa di aver prodotto un certificato falso, presentato “in data anteriore o prossima al 10 aprile del 2019”, per gli esami effettuati il 10 luglio del 2017 che attestava l’idoneità agonistica.
Il rinvio a giudizio per il decesso dell’ex calciatore viola è stato chiesto ancora per l’ex direttore della medicina sportiva di Firenze, Giorgio Galanti e due medici della stessa struttura, Pietro Amedeo Modesti e Loira Toncelli.
18/02/2022
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