Negli ultimi giorni il mondo è stato travolto nuovamente dalla guerra. La Russia ha attaccato l’Ucraina e fin dai primi attacchi gli esiti sono stati drammatici e le prospettive future si presentano altrettanto difficili. Le immagini di guerra hanno fatto il giro del mondo e hanno toccato ognuno di noi nel profondo.
Il mondo dello sport, anche in questo caso, si è posto in prima linea per dimostrare vicinanza e sostegno al Paese sotto attacco e soprattutto ai civili, coloro che non c’entrano nulla ma sono i primi a pagarne le conseguenze. Tantissimi personaggi del panorama calcistico, da giocatori ad allenatori, si sono dichiarati sconcertati dalla situazione a cui stanno assistendo, in particolare coloro che sono di provenienza ucraina.
Dopo poche ore dallo scoppio del conflitto la UEFA ha deciso di spostare la finale di questa edizione della Champions League da San Pietroburgo a Parigi. Poco dopo Polonia e Svezia si sono rifiutate di giocare le partite contro la Russia per le qualificazioni ai prossimi mondiali ed il campionato di Serie A ha deciso di iniziare tutte le partite della ventisettesima giornata con cinque minuti di ritardo, in segno di disapprovazione nei confronti della guerra.
Anche altri sport si sono mostrati indignati nei confronti dei comportamenti adottati dalla Russia e pertanto hanno deciso di prendere le distanze sia dal paese che da colui che lo rappresenta, Vladimir Putin. Il mondo del Judo, sport a lui molto caro, ha dunque deciso di togliere a Putin la carica di Presidente Onorario e Ambasciatore della Federazione Internazionale di judo.
Un’immagine altrettanto commovente ci arriva da Sofiia Yaremchuk, atleta con doppia cittadinanza italiana e ucraina, che ha raggiunto il traguardo di una maratona che si stava disputando a Napoli con la bandiera del suo paese d’origine sulle spalle. Il mondo dello sport sta mostrando immagini d’amore e di solidarietà che rappresentano tutto ciò che è opposto all’idea della guerra.
28/02/2022
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