Quest’anno il campo degli US Open è stato il teatro che ha visto in scena per l’ultima volta la campionessa di tennis Serena Williams. A seguito della sconfitta contro Ajla Tomljanovic, nella gara valevole per il terzo turno dello Slam, la tennista statunitense ha messo la parola fine alla sua carriera, durata ben ventisette anni.
Le prime parole dopo l’annuncio le ha rivolte alla sua famiglia, che ha ringraziato per la vicinanza durante tutti questi anni, e dopo ha fatto una veloce disamina della sua carriera dichiarando: “E’ stato un viaggio incredibile e sono riconoscente ad ogni persona che ho incrociato perché mi ha aiutato ad essere qui. Il momento più bello è stato il Roland Garros del 2015”.
La carriera della Williams inizia da giovanissima sui campi di cemento pubblici insieme alla sorella, Venus Williams. Il padre delle due ragazze non si poteva permettere un allenatore a pagamento e quindi cercò un coach che potesse seguire le figlie gratuitamente. L’uomo che accettò questa sfida fu Paul Cohen, che però scelse di allenare solo una delle due ragazze, Venus, ritenuta da lui la più promettente.
Serena continuò ad essere allenata dal padre fino a quando nel 1992 Rick Macci non accettò di allenare entrambe gratuitamente a patto di percepire una percentuale dei guadagni che avrebbero avuto una volta entrate nel circuito.
Agli inizi del 2000 Venus vinse i suoi primi slam mentre Serena era considerata soltanto come la sorella minore di Venus. Tuttavia, Serena non si perse d’animo e decise di continuare ad allenarsi e a seguire da vicino la sorella per imparare tutto quello che poteva.
Il 2002 però fu l’anno del cambiamento: Serena vinse tre slam consecutivi in una stagione scavalcando la sorella nella classifica mondiale. L’ascesa di Serena fu sempre più rapida e ad oggi è considerata una delle più grandi tenniste del mondo essendosi aggiudicata nel corso della sua carriera 73 titoli WTA, dei quali 23 sono prove del Grande Slam.
03/09/2022
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